Add@Me Learning Methods Database (IT)

I partecipanti si siedono su delle sedie in cerchio. Le sedie devono stare il più vicino possibile l'una all'altra. Il facilitatore dà istruzioni al gruppo. Devono picchiettare con le mani sulle loro ginocchia per tutto il tempo.

Il facilitatore può scegliere e ordinare comunque voglia i prossimi passi perché i partecipanti li mettano in pratica, e loro devono tutti obbedire. Queste parti possono essere mescolate e ripetute.

Ostacolo: tutti saltano pestando con i piedi per terra.

Oltrepassare la regina: salutare con la mano.

Il cavallo svolta a destra o a sinistra (i partecipanti picchiettano con la loro mano sul ginocchio della persona alla loro destra o alla loro sinistra).

Tutti i partecipanti formano un cerchio in cui ogni persona è fisicamente collegata ad altre due. Un volontario si alza con una mano sul fianco e condivide uno o più fatti su sé stesso. Quando qualcuno sente un fatto che ha in comune con il primo volontario, devono unirsi toccandosi con i gomiti. Ora la seconda persona condivide qualcosa su se stessa per attrarre una nuova persona, e così via.

I partecipanti devono indossare una benda sugli occhi e mettersi in cerchio tenendosi per mano. Il facilitatore con DV chiederà loro di formare diverse forme, per esempio un quadrato, un triangolo, una lettera ecc. senza lasciare l'uno la mano dell'altro. Man mano che il gioco procede, le forme dovranno diventare più complicate.

Uno dei partecipanti comincia con la frase "c'era una volta..." e poi tutti gli altri, uno per volta, raccontano una piccola parte della storia. Il facilitatore deve decidere quando il turno di ognuno è finito e quando il partecipante successivo deve continuare la storia.

I partecipanti hanno delle bende sugli occhi. Si mettono in due file, una di fronte all'altra. Devono immaginare di incontrare delle persone specifiche, e devono recitarne le parti. Devono salutarsi come:

- un insegnante e uno studente;

- due amici;

- due vicini di casa che non si piacciono a vicenda;

- un direttore e il suo segretario;

- madre e figlio/a, che non si vedono da due settimane.

I partecipanti sono divisi in due gruppi, messi in fila uno dietro l'altro, ad una distanza di circa 30 cm. Il facilitatore dice all'ultima persona di ogni fila una forma. Questi deve disegnarla con il dito sulla schiena della persona di fronte. La persona sulla cui schiena è stata disegnata la forma deve disegnare la stessa forma sulla schiena della persona di fronte, e così via fino alla fine della fila. La prima persona della fila (l'ultima sulla cui schiena viene disegnata la figura) deve dire ad alta voce di che figura si tratta. L'esercizio continua e il facilitatore dice un'altra forma all'ultima persona. Si raccomandano tre round. Il vincitore sarà il gruppo che ha indovinato più forme.

Il facilitatore divide il gruppo in coppie e fa sedere ogni coppia schiena contro schiena. Una persona riceve un'immagine molto semplice (ad esempio una forma), e l'altra riceve un pezzo di carta e una penna. La persona che tiene l'immagine dà istruzioni verbali al suo partner su come disegnare l'immagine data (senza dirgli quale sia l'immagine o la forma). Una volta finito, fai confrontare ad ogni coppia le immagini per vedere quale squadra ha disegnato la replica più accurata.

Quest'attività permette ai partecianti di sperimentare, tramite un esercizio di simulazione, diversi tipi di ipovisione. In questo modo, saranno consapevoli dell'ipovisione e della disabilità visiva, soprattutto quando incontreranno una persona ipovedente.

Questo esercizio si svolgerà come una gara. Devono esserci almeno tre squadre, ognuna delle quali deve essere composta da almeno due membri: una persona cieca e una che può essere vedente o ipovedente. Verrà preparato un tracciato che può includere (a seconda dello spazio usato): linea di partenza, sedie, corde, bottiglie di plastica, ecc (puoi usare qualsiasi materiale, sii il più creativo/a possibile). Questi materiali dovranno essere posizionati in modo da ricordare un tracciato ad ostacoli. La persona cieca inizierà a superare gli ostacoli basandosi sulla direzione data dai suoi compagni di squadra. Ogni persona di ogni squadra farà a turno per percorrere il tracciato, ma la persona che darà le istruzioni dovrà sempre essere almeno ipovedente. Per rendere il gioco più difficile e creare empatia, i partecipanti ipovedenti o vedenti possono percorrere il tracciato bendati. La prima squadra che finisce il tracciato sarà la vincitrice.

NOTA: non usare oggetti appuntiti o pericolosi per creare il tracciato.

Chiedi ai partecipanti di bendarsi e aiutali a mettersi in cerchio. Chiedi loro di tenersi, usando entrambe le mani, al lungo filo che li lega all'altezza della vita. Chiedi al gruppo di formare varie forme come un quadrato, un triangolo, una stella, una lettera ecc.

Man mano che il gioco procede, le forme diventano più complicate; chiedi periodicamente ai partecipanti di rimuovere le bende per controllare il risultato.