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Le persone con DV possono giocare a freccette sonore; le regole sono le stesse delle freccette giocate senza usare un bersaglio sonoro. Ogni giocatore lancerà tre freccette contro il bersaglio cercando di totalizzare il punteggio più alto possibile. I punti vengono sottratti da un totale di 300 (ma dipende dal tipo di gioco di freccette  scelto dai partecipanti). Il primo giocatore ad arrivare a 0 vince la partita.

Ci sono molti modi di giocare a freccette usando lo stesso bersaglio. L'assistenza di una persona neutra, ipovedente o vedente, è necessaria per indicare la direzione del bersaglio ai partecipanti con DV e per assisterli nel dividere e restituire le frecce dopo ogni turno.

In un gruppo di persone con DV si preparano in anticipo alcune delle battute e si decide una data per incontrarsi uno spazio appropriato per raccontare le battute agli altri. Le persone che le racconteranno possono invitare amici e parenti, oppure la gara può essere organizzata in una serata aperta al pubblico in modo che altri cittadini possano assistere e conoscere meglio le persone con DV.

Incontratevi in una piscina pubblica o privata; usando una palla potete praticare diversi sport d'acqua come la pallavolo o pallanuoto. Fai attenzione a organizzare i giochi nell'acqua bassa per motivi di sicurezza. Il gruppo di persone con DV dovrebbe sempre essere accompagnato da alcuni volontari vedenti o da amici che possono fare da arbitri oppure giocare, ma che dovranno in ogni caso assicurarsi che i giochi si svolgano nelle condizioni più sicure possibile. In caso tu voglia coinvolgere persone cieche è necessario usare una speciale palla con un segnale acustico.

Quest'attività permette ai partecipanti di sperimentare uno sport praticato da persone con DV, lo showdown.  Grazie a quest'attività, familiarizzeranno con il gioco e si divertiranno. Questo sport può essere praticato da persone vedenti e persone con DV insieme, a patto che le prime siano bendate. Per questa ragione, è considerato in molti casi uno sport inclusivo. 

Organizza un'attività all'aperto (ad esempio una visita alla città più vicina, una visita di un bel quartiere, un giro dell'isolato ecc), dove le persone vedenti sperimentano una gita con gli occhi bendati. Alla fine dell'attività, il facilitatore inizia una sessione di feed-back con i partecipanti.

Il facilitatore con DV organizza una gita nel bosco, dalla mattina al tardo pomeriggio.

Dove? Da qualche parte intorno alla città dove sia presente un buon sentiero su cui camminare.

Con chi? Massimo 6 persone con disabilità visiva, ciascuna seguita da una guida vedente.

Se le persone cieche che decidono di partecipare hanno un amico da portare con sé, va bene; altrimenti puoi trovare dei volontari che vogliano offrire il loro aiuto.

I partecipanti possono farsi bendare per sperimentare la camminata da una prospettiva diversa. Se fra i partecipanti sono inclusi anche partecipanti con cani guida, i partecipanti ciechi possono essere guidati da altri partecipanti ciechi con un cane guida.

Questa sessione informativa fornisce ai partecipanti le prime informazioni di cui hanno bisogno per aiutare e supportare una persona con disabilità visiva, soprattutto se completamente cieca.

Prepara 20 pezzi di cartone delle dimensioni di un foglio di carta, o 20 fogli di carta. Ogni pezzo di cartone o foglio deve avere un numero da 0 a 9, creando così due set di ognuno. Il numero di partecipanti deve essere 20 (due squadre da 10). Ogni squadra riceve una delle due serie di cifre. Ad ogni squadra viene dato un numero.

Il coordinatore chiama un numero, ad esempio 827; quindi i partecipanti con 8,2 e 7 di ognuna delle squadre dovrebbero venire in avanti, tenendo in alto il loro numero. La squadra che forma il numero per prima ottiene un punto. È importante che il facilitatore si assicuri che le istruzioni siano comprese da tutti. Può chiedere dei commenti.

Il facilitatore chiede ai partecipanti che tipo di comunicazione trovano facile e per quale motivo.

Dopo un round di condivisione delle opinioni, il facilitatore introduce i quattro tipi di comunicazione, sottolineando le loro caratteristiche base:

- La comunicazione verbale è un tipo di comunicazione orale in cui il mittente condivide i suoi pensieri in forma di parole. Il tono di voce della persona che parla e la qualità delle parole giocano un ruolo cruciale in questo tipo di comunicazione.

- La comunicazione non verbale include tutti i modi in cui comunichiamo senza usare le parole (Ivy & Wahl, 2014). Nella letteratura sull'argomento si sostiene che la comunicazione non verbale sia un uno strumento molto importante perché trasmette pensieri, atteggiamenti, percezioni e significati. La comunicazione non verbale si riferisce all'espressione vocale.

- La comunicazione visiva è il tipo di comunicazione che si riferisce all'uso di insegne, display, cartelloni, striscioni, mappe ecc.

- La comunicazione scritta si riferisce all'uso di lettere, circolari, manuali, telegrammi, promemoria, e-mail, relazioni, ecc. per inviare messaggi ad altri.

Una volta che le caratteristiche descritte sopra sono comprese da tutti, il facilitatore invita i partecipanti a formare delle coppie e abbinare le proprie difficoltà e le proprie preferenze riguardo alla comunicazione nei quattro tipi già citati utilizzando i propri commenti.

Può essere praticato dentro oppure all'aria in uno spazio abbastanza largo. I partecipanti devono essere massimo dieci (ma devono essere un numero pari).

Il facilitatore diffonde sporadicamente alcuni oggetti nell'area in cui si svolge l'attività (bottiglie, palle, scatole, coni). Chiedi ai partecipanti di dividersi in coppie. Chiedi ad una persona di ogni coppia di indossare una benda. La persona che non è bendata rimane a distanza e dà istruzioni chiare al suo partner su come andare da una parte all'altra dell'area senza inciampare negli oggetti. La persona bendata non può parlare.

Il gioco può essere reso più complesso indicando un percorso più complicato da seguire.