Add@Me Learning Methods (IT)


        
 
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Titolo: La gente è al comando
Sommario:

Il coordinatore spiega che verranno dati diversi ordini, e che dovranno obbedire se prima verrà detto il seguente motto: "La gente è al comando", ad esempio: "La gente è al comando, alzatevi". Solo quando viene dato lo slogan l'ordine deve essere eseguito. Si perde se non si obbedisce all'ordine o se lo si fa quando l'ordine non è preceduto dallo slogan. Poi viene dato un altro comando.

Ogni tanto, il facilitatore include ordini preceduti da uno slogan diverso da quello giusto ma comunque simile, ad esempio "La gente dice alzatevi". Questi comandi devono essere dati il più velocemente possibile in modo da movimentare l'esercizio.

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Titolo: La nostra storia comune
Sommario:

I partecipanti stanno fianco a fianco in fila e, a turno, raccontano una storia su un argomento scelto dal facilitatore. Tuttavia, ogni giocatore pronuncerà solo una parola per turno. Ad esempio: il giocatore uno dice "C'era", il giocatore due dice "una", il giocatore tre dice "volta"; e così via. Una volta arrivati alla fine della fila, si ricomincerà dall'inizio. Il facilitatore interrompe la storia non appena essa ha raggiunto un finale soddisfacente.

Ricorda ai partecipanti di prestare attenzione, in modo che siano pronti a rispondere quando arriverà il loro turno. Incoraggiali a essere veloci. Di' loro di "vendere" la loro parola, farla sembrare importante all'interno della storia. Non aver paura di inserire una parola strana, se si adatta! Cerca di non avere nella tua mente una storia troppo pianificata, perché avrai solo una parola a turno per poterla far andare avanti. Questo è un ottimo gioco di riscaldamento per insegnare ai partecipanti l'importanza del lavoro di squadra per raggiungere un obiettivo comune. Chiedi a ogni giocatore cosa inizialmente, secondo lui/lei, sarebbe successo all'interno della storia.

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Titolo: La storia del tuo nome
Sommario:

Il gruppo si siede in cerchio. Il facilitatore con DV chiede ai partecipanti di condividere a turno la storia del loro nome (come lo hanno ricevuto; se lo apprezzano; se dovessero portare un altro nome quale vorrebbero che fosse).

Una variazione del gioco per renderlo più lungo è di chiedere ai partecipanti di presentarsi fornendo due aggettivi positivi che li caratterizzano che iniziano con la stessa lettera del loro nome. Un'altra variante è quella di chiedere ai partecipanti di dire una parola che li caratterizza per ogni lettera del loro nome.

I partecipanti condivideranno a turno il proprio nome e la sua storia; può essere la vera storia o una immaginaria, in caso qualcuno dei partecipanti non conosca la storia del suo nome. Il facilitatore con DV aprirà o chiuderà l'attività, condividendo a sua volta la storia del suo nome.

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Titolo: La storia della mia scarpa
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Questo esercizio è un modo per imparare a conoscersi ad un livello diverso. È perfetto per porre tutti i partecipanti sullo stesso livello a prescindere dal loro background o dalla loro esperienza, dato che in fondo indossiamo tutti le scarpe.

I partecipanti sono divisi in gruppi di due; il facilitatore può dare loro la libertà di scegliere il proprio paio da soli oppure può suggerire di fare coppia con qualcuno con cui non hanno parlato molto durante gli esercizi precedenti o che non conoscono bene. Ogni partecipante condivide con il suo compagno di coppia la storia delle sue scarpe. Possono dire di tutto, ad esempio: dove hanno comprato le scarpe e quando, dove li hanno portati fino ad ora, cosa queste scarpe significhino per loro. Hanno 10 minuti per discutere e devono dividere il tempo in modo che ogni membro della coppia ne abbia abbastanza. Dopo che sono passati 10 minuti, i partecipanti si riuniranno con il gruppo accanto. I gruppi di 4 partecipanti condivideranno le loro storie, ma ora ognuno dovrà raccontare quella del suo compagno di coppia. Hanno di nuovo 10 minuti. Il gioco si conclude con una piccola discussione.

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Titolo: La voce
Sommario:

Il facilitatore prepara un messaggio scritto che dice, ad esempio: "Dicono che 483 persone sono intrappolate sotto una frana, i soccorsi sono arrivati dopo che il ciclone è passato. Migliaia di persone sono state mobilizzate per trasportare medicine, bende e altri oggetti. Ma dicono che le persone rimaste intrappolate non siano finite lì per un incidente: è stato un rapimento, ci sono persone molto ricche tra quelle rimaste intrappolate". Chiede la presenza di un minimo di 6 volontari, che vengono numerati. Tutti tranne uno lasciano la stanza. Il resto dei partecipanti assiste al processo della distorsione del messaggio; si appuntano quello che cambia dalla versione iniziale.

Il facilitatore con DV legge il messaggio al partecipante Numero 1; poi viene chiamato il Numero 2. Il Numero 1 gli comunica quello che gli è stato letto senza l'aiuto di nessuno. Si procede in questo modo fino a che tutti volontari non avranno sentito il messaggio. L'ultimo di loro, invece di ripetere il messaggio oralmente, dovrebbe se possibile scriverlo sulla lavagna a fogli mobili. Il facilitatore scriverà il messaggio originale per compararlo.

Il facilitatore condurrà una discussione per riflettere sul fatto che la distorsione del messaggio è causata dal non essere abbastanza chiari a proposito del messaggio, dato che tendiamo a ricordare quello che attira la nostra attenzione o da quello che pensiamo sia più importante.

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Titolo: Lascia che ti presenti!
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Tutti i partecipanti sono divisi in gruppi da due. Si presentano dicendosi alcuni dettagli basici e alcuni dettagli identificativi o inaspettati o un particolare gusto o sogno. Dopo l'intero gruppo si riunisce e ogni membro della coppia presenterà l'altra.

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Titolo: Le mani date
Sommario:

Per questo esercizio è necessario del cartoncino colorato. I partecipanti devono formare un cerchio, tenendosi per mano e memorizzando chi è alla loro destra e chi alla loro sinistra. I partecipanti dovrebbero lasciarsi e poi muoversi per la stanza o per lo spazio dove si svolge l'attività. Attendi alcuni secondi e poi posiziona il cartoncino al centro della stanza e chiedi ad ognuno di mettersi sopra di esso. Poi chiedi ai partecipanti di dire chi era alla loro destra e chi alla loro sinistra.

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Titolo: Le parole segrete
Sommario:

Il coordinatore divide il gruppo in 6 squadre. Ogni sottogruppo riceve un foglio di carta con su scritta una parola segreta. Ogni squadra dovrebbe descrivere questa parola senza pronunciarla e senza riferirsi direttamente ad essa. Le parole da distribuire sono: appartenenza, cooperazione, impegno, comunicazione, apprendimento ed empatia. Ogni squadra deve scrivere o trovare esempi o situazioni che riguardino la parola che hanno ricevuto e poi le condividono con tutti i partecipanti. Quando vengono date le definizioni, i membri delle altre squadre dovrebbero indovinare qual è la parola.

Una volta che l'attività è finita, viene dato spazio ad una riflessione su quanto è stato fatto. Idee per i momenti di riflessione e dibattito. In questo spazio è ideale fare riferimento al significato delle parole in relazione a come il gruppo opera e come i suoi membri lavorano sul compito dato. Sentono di appartenere al gruppo? L'impegno del gruppo è chiaramente identificato? Sono stati individuati atteggiamenti cooperativi e/o competitivi? Com'è la comunicazione, è efficace? C'è dell'empatia, e cos'è? C'è dell'apprendimento? Come scorre?

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Titolo: Mare dentro, mare fuori
Sommario:

Il coordinatore chiederà ai membri di stare in piedi. Possono mettersi in cerchio o in fila, a seconda dello spazio e del numero di partecipanti. Una linea viene segnata sul pavimento per rappresentare la riva del mare. I partecipanti devono tenersi dietro di essa.

Quando il coordinatore dice "mare dentro", i partecipanti saltano dall'altra parte della linea. All'ordine "mare fuori" dovranno saltare all'indietro e tornare alla posizione di partenza. Gli ordini devono essere dati rapidamente per dare dinamicità alla loro applicazione. Il facilitatore può chiedere ai partecipanti commenti su come si sono sentiti e che cos'hanno trovato più significativo.

È utile quando si percepisce che il gruppo è stanco o distratto dall'attività che sta avendo luogo. Aiuta a creare un'atmosfera allegra e rilassata.

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Titolo: Mascotte
Sommario:

I partecipanti dovrebbero essere bendati. Sono seduti in cerchio, e il facilitatore presenta una mascotte, dicendo ad esempio: "Questo è un orsetto chiamato Pooh e io mi chiamo...". I partecipanti si presentano uno dopo l'altro in questo modo. La mascotte è passata di mano in mano.

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